Lo Stop impatterebbe anche su settori di logistica e autotrasporto. E’ intervenuta stamattina la Filt Cgil nazionale. “In particolare a Siracusa la fermata degli impianti di Versalis potrebbe compromettere l’intero sistema produttivo di quell’area con conseguenze devastanti per tutti i settori che ruotano attorno all’area industriale, a partire da quello della logistica, mentre a Ragusa va garantita una continuità industriale del sito anche a salvaguardia dei lavoratori del trasporto”. “Attendiamo – afferma infine De Rose segretario nazionale filt cgil – un esito positivo dal confronto previsto al Mimit il prossimo 3 dicembre perché non si può colpire una zona molto sviluppata dal punto di vista industriale come quella delle provincie di Siracusa e Ragusa.” Anche il consiglio comunale di Chiaramonte Gulfi ha espresso grande preoccupazione e ha approvato all’unanimità una mozione trasmessa ai diversi enti ed alla Prefettura. Preoccupano alla Cna le dichiarazioni del direttore operativo di Eni Versalis, Giuseppe Ricci, secondo il quale “l’impianto di Ragusa verrà riconvertito in un centro servizi e ricerca a servizio di Priolo”. Una riconversione che “riguarderà anche l’indotto” che si “cercherà di valorizzare”. “E’ come – si legge nella nota della Cna – se avesse lasciato intendere che ci siano delle clausole, delle riserve, difficili da svelare. Lei sa benissimo – scrivono nella missiva inviata al manager – come il settore del trasporto, che ha fornito fino ad ora servizi all’impianto di Ragusa, sia fatto da centinaia di piccoli padroncini i quali per dare una prestazione di qualità hanno acquistato mezzi rispettosi dell’ambiente. Per onorare i tempi di consegna hanno fatto assunzioni. “Tutto questo, per anni, ha prodotto milioni di euro di fatturato creando lavoro produttivo, reddito e risparmio. Prima di ciò vi sono persone, famiglie, che dal 24 ottobre hanno perso la serenità
ENI VERSALIS - IL TERRITORIO E’ PREOCCUPATO
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