RIFIUTI - INCENERITORI, “L’UE DIRA’ DI NO”

di Katjuscia Carpentieri
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Non si placano le polemiche e le critiche in merito alla nomina del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a commissario per la gestione dei rifiuti in Sicilia. Associazione ambientaliste e partiti politici ci opposizione criticano l’emendamento al decreto energia che ancora deve avere l’ok dalla camera dei deputati. Oggi scende in campo il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa.
Negli ultimi giorni il Governo nazionale ha compiuto due atti che avranno conseguenze molto importanti sulla gestione dei rifiuti in Sicilia, scrive La Rosa, il primo è stato nominare il Presidente Schifani commissario straordinario, il secondo è stato quello di prendere 800 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione e impegnarli per la costruzione di due inceneritori di rifiuti.
Entrambe queste scelte, secondo Federconsumatori Sicilia, sono ampiamente criticabili.
Il problema, in questo caso, non è Schifani: il problema è il fatto che sia stato nominato un commissario.
Il commissario servirà per spendere in fretta 800 milioni di euro che, però, sono più virtuali che reali perché le regole per spendere i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione sono molto chiare e, come specificato dal Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, non permettono di usare il fondo per pagare gli inceneritori.
Se il neocommissario Schifani vorrà costruire due inceneritori di rifiuti pagandoli con il Fondo di Sviluppo e Coesione, dunque, sarà costretto a farli in mezzo all’oceano Atlantico o nell’oceano Indiano.

“Il mancato rispetto della normativa vigente espone la Sicilia ad un elevatissimo rischio di contenzioso – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Se i cantieri partono ma poi non arrivano i soldi, infatti, tutto si ferma e restano i debiti da pagare”.

Lo stesso regolamento europeo, invece, permette di usare i soldi FSC per la costruzione di impianti basati sulla logica dell’economia circolare, quindi quelli finalizzati al riciclo e riuso dei rifiuti.

“Da tempo elenchiamo le soluzioni efficaci – continua La Rosa – che porterebbero a risultati in tempi rapidi ovvero politiche attive per la riduzione della produzione di rifiuti , applicazione della tariffa puntuale in base ai rifiuti prodotti da ciascun nucleo familiare, individuazione degli evasori, centri di raccolta per i rifiuti ingombranti e per tipologie di materiali, centri di riuso e per la preparazione al riutilizzo.

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