Da una parte l’assessore alle attività produttive edy tamjo parla di incontro costruttivo dall’altra i sindacati parlano di addio alla chimica in sicilia. Riunione oggi al Ministero delle imprese e del made in italy sul futuro di eni versalis in sicilia. In una nota congiunta di cgil e filctem cgil dichiarano che “Al tavolo tecnico convocato dal Mimit per analizzare le ricadute del piano di riconversione di Eni sulla chimica di base è stata confermata la chiusura dei siti di Ragusa e Priolo e si è consumato un ulteriore strappo. Il direttore del ministero ha dichiarato che il via libera al piano di Eni è stato dato direttamente dal ministro Urso e dalla presidente del Consiglio Meloni: il governo sovranista determina l’uscita dalla produzione di etilene dell’Italia, unica tra tutti i paesi europei”. Tamajo parla di priorità di salvaguardia dei posti di lavoro e di dialogo aaperto.l’assessore alle attività produtticve conferma anche la realizzazione di una bioraffineria e di impianti di riciclo chimico. Per Ragusa, l’assessore ha chiesto ulteriori dettagli e impegni più chiari per assicurare che il sito possa beneficiare di iniziative coerenti con la strategia di transizione energetica di Eni Versalis. ma la nota dei sindacati apre ad uno scenario diametralmente opposto. Cgil e Filctem spiegano che “Ragusa è già considerata chiusa e dal 1° gennaio sarà dato avvio allo smantellamento” mentre “la produzione di Priolo terminerà al 31 dicembre 2025. Sui progetti di reindustrializzazione la situazione è particolarmente indefinita”. “L’avallo fornito dalla Presidente Meloni e dal Ministro Urso – dicono i due sindacati – condannano l’Italia a diventare marginale rispetto al tessuto industriale europeo.
ENI VERSALIS - INCONTRO AL MIMIT SU IMPIANTI PRIOLO E RAGUSA
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