Il 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A istituirla è stata l’Onu nel 1999, in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste contro la dittatura nella Repubblica Domenicana e per i diritti delle donne, uccise dagli agenti del dittatore domenicano Trujillo nel 1960. Il 25 novembre di quell’anno, infatti, furono fermate dalla polizia mentre tornavano dalla visita ai mariti incarcerati per motivi politici, e vennero impiccate, picchiate con dei bastoni per far sì che sembrasse un incidente, e gettate in un burrone a bordo della loro auto. Per l’occasione, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, ha aderito alla campagna “Orange the World”, illuminando di arancione le proprie sedi, all’interno delle quali sono stati allestiti sei locali destinati alle denunce e all’ascolto protetto delle vittime di violenza nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” in collaborazione con il Soroptmist. Inoltre, a partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria appositamente formati. In Sicilia, ad oggi, le vittime di femminicidio nel 2024 sono, ufficialmente, otto. Le prime sono state, il 5 gennaio a Naro, Delia Zarniscu e Maria Rus. Il 9 gennaio a Palermo muore Maria Cirafici, l’11 febbraio nella strage familiare di Altavilla Milicia viene assassinata Antonella Salamone, il 26 maggio a Borgetto muore Maria Benfante, uccisa a martellate in testa dal figlio. Altra strage familiare il 13 giugno a Vittoria, nell’incendio appiccato di notte a casa da Wajdi Zaouali muoiono la sorella Sameh e la madre Miriam Sassi. Il 9 settembre, a Gela, viene uccisa Francesca Ferrigno, anche lei per mano del figlio violento. Lo scorso anno le vittime sono state 13; 12 nel 2022. Il report del Servizio analisi criminale della Direzione centrale polizia criminale ci dice che stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali in Italia sono in aumento. Vittime nel 91% dei casi sono donne, di cui il 28% minorenni e il 77% italiane.
25 NOVEMBRE - LA STORIA E LE VITTIME IN SICILIA
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