TARIFFE ACQUA - “LEGGE REGIONALE RESTA DISATTESA”

di Veronica Puglisi
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Resta ancora disattesa la legge regionale 19/2015 sull’acqua pubblica. Un tema su cui mantiene alta l’attenzione Federconsumatori Sicilia. E’ Una legge che non solo dice chiaramente come dovrebbe funzionare il Sistema Idrico Integrato in Sicilia, ma lo fa anche con un testo e con uno spirito che vengono dal basso: si tratta, infatti, di una legge di iniziativa popolare e consiliare. Dopo che Amap ha fatto ricorso al TAR Sicilia contro la Regione Siciliana e contro la Commissione Idrica Regionale per contestare il metodo di formazione delle tariffe dell’acqua all’ingrosso di Siciliacque, il Tribunale Amministrativo Regionale si è pronunciato con l’Ordinanza numero 98/2024, con la quale ribadisce che lo Stato ha competenze legislative esclusive in materia di tutela della concorrenza e tutela dell’ambiente. Tutta la questione, ribadisce Federconsumatori, ruota intorno all’articolo 11 della legge regionale 16/2022, che ha modificato la legge di iniziativa popolare e consiliare stabilendo che la Giunta regionale determina la tariffa unica di “sovrambito” per una porzione del servizio idrico integrato. Questa norma è in contrasto sia con l’assetto delle competenze stabilite a livello statale sia con la legge 19/2015, che prevede 9 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), ognuno dei quali governato da una Assemblea Territoriale Idrica (ATi). La legge 19, che è quella vigente in Sicilia parla chiaro: non esiste nessun “sovrambito”, nessun Ente che possa decidere sulle tariffe dell’acqua e della fognatura. Federconsumatori Sicilia, che in passato ha già inviato segnalazioni all’Autorità Garante per il Mercato e la Concorrenza (AGCM) e all’ARERA per denunciare le storture del meccanismo del “sovrambito”, continuerà a tenere alta l’attenzione su questo tema.

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