La violenza non è mai una soluzione.
Lo hanno ribadito più volte questa mattina sia il sindaco di Catania che l’arcivescovo etneo recandosi nella scuola dove venerdì sono state aggredite due maestre, l’istituto Francesco Petrarca, nel plesso di via Pantelleria. Le due maestre hanno avuto bisogno delle cure mediche dopo l’aggressione avvenuta forse perché hanno rimproverato un bambino.
E ad accogliere sindaco e arcivescovo, oltre il dirigente scolastico, anche la mamma che si è resa protagonista dell’aggressione con la quale hanno dialogato sia il primo cittadino che mons. Renna che hanno voluto capire cosa fosse accaduto
La madre ha detto che ha reagito cosi perché l’insegnante avrebbe colpito con uno o due schiaffi il figlio, mimando il gesto.
Il primo cittadino e l’arcivescovo hanno detto alla signora, ma anche alle altre mamme presenti, che non si reagisce mai con la violenza, ma rispettando le leggi. Il colloquio è avvenuto davanti ai giornalisti, tenuti però a distanza.
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Alcune delle mamme presenti non hanno gradito la presenza delle telecamere ritenendo esagerata l’eco mediatica che si è generata. A parlare con loro sono stati sempre sindaco e arcivescovo spiegando che si sta lavorando per creare inclusione e no esclusione. Il sindaco ha poi incontrato alcuni alunni e si è fermato a parlare con loro. L’assessore Guzzardi si è confrontato anche con il dirigente scolastico
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Intanto proseguono le indagini. Anche se al momento pare non ci sia alcuna denuncia, i carabinieri della compagnia di FONTANAROSSA e quelli della stazione di Nesima stanno cercando di ricostruire l’accaduto, capire se ad aggradire sia stata solo una mamma o se sia stata aiutata da un’altra.
Le maestre, intanto, sono a casa, ovviamente sotto choc così come ci conferma il dirigente scolastico: dopo l’aggressione si sono recate in ospedale e una delle due ha avuto una prognosi di 7 giorni per le lesioni riportate.