Applicare le norme per prevenire lo sfruttamento e il lavoro nero nell’agroalimentare.
È quanto chiede alle istituzioni la Flai Cgil che oggi è scesa in piazza in tutta Italia: e non è un caso che per i presidi si siano scelti gli spazi antistanti alle prefetture. Anche a Catania una delegazione del sindacato per la giornata di mobilitazione diffusa, intitolata “Dai campi al voto. Per un lavoro tutelato, sicuro e giusto”, richiamando anche il referendum dell’8 e 9 giugno.
In Sicilia, le lavoratrici e i lavoratori irregolari sono 20.000, il 10% del totale nazionale: come emerge, infatti, nel VII Rapporto dell’osservatorio Placido Rizzotto, nell’agricoltura italiana, le lavoratrici e i lavoratori irregolari sono circa 200mila a fronte di 405 zone italiane censite in cui sfruttamento e lavoro nero son endemici. Nell’isola le denunce di infortunio non diminuiscono: sono state 1.722 nel 2024, 20 in più rispetto all’anno precedente. Sul totale dei morti sul lavoro, 81, sono stati 11 i lavoratori agricoli, 1 in più rispetto all’anno precedente.
Int
Una delegazione questa mattina ha incontrato i vertici della prefettura di Catania.
E mercoledì un nuovo presidio per tutelare i forestali
SEGR. GEN. FLAI CGIL CATANIA
GIUSEPPE GLORIOSO