PONTE SULLO STRETTO - “NESSUN RISCHIO INCOMPIUTA”

di Veronica Puglisi
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“Non ci sono dubbi sulla certezza delle fasi costruttive del ponte sullo Stretto né indeterminatezza sui costi, non c’è un rischio di incompiuta, il progetto è assolutamente fattibile ed è stato aggiornato nelle modalità previste per legge”. E’ chiaro l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che interviene nero su bianco dopo i dubbi espressi da più parti nel corso delle audizioni in Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Infrastrutture. In particolare Giuseppe Busia presidente dell’Anac, riteneva utile il parere del Consiglio di Stato a fianco a quello del Cipes data l’importanza dell’opera. “Oggi, ha rimarcato, serve approvare il progetto esecutivo in modo unitario, senza spezzettarlo in fasi esecutive e naturalmente senza avviare i lavori prima di avere un quadro complessivo dell’opera”. Su questo punto Ciucci spiega che con “l’approvazione da parte del CIPESS del progetto definitivo, sarà approvato anche il Piano economico finanziario che accerterà l’esistenza della copertura per l’intero fabbisogno dell’opera”. La Progettazione esecutiva, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi. Il ponte è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali e utili fin da subito alla popolazione. Ponte, torri e blocchi di ancoraggio continua Ciucci, saranno ovviamente un unico progetto. La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, le risposte alle osservazioni del MASE, che sono in corso, saranno completate prima dell’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS. Lo schema di decreto introduce nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza. Pertanto, conclude Ciucci, le norme introdotte dal decreto infrastrutture non comportano aumento dei costi rispetto a quanto fissato da normative già da tempo in vigore”.

++ Anac, su Ponte Stretto ripristinare parere Consiglio Stato ++
‘Utile al governo a fianco a quello del Cipes’
ROMA
(ANSA) – ROMA, 08 LUG – Riguardo al ponte sullo Stretto e al venire meno del parere previsto in passato da parte del Consiglio di Stato “si ritiene che questo parere sia utile al governo a fianco a quello del Cipes. Se possibile sarebbe utile, data l’importanza dell’opera, ripristinare e tenere conto del parere del Consiglio di Stato”. Così il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, ascoltato in commissione Ambiente. (ANSA).
ATN/ S45 QBKS
Anac, ‘trasparenza su costi Ponte Stretto, anche C.Conti’
Asseverazione sia affidata anche alla Corte
ROMA
(ANSA) – ROMA, 08 LUG – Riguardo al ponte sullo Stretto “ci sono alcune disposizioni che fanno riferimento alla verifica dei costi: è importante unitamente al progetto avere una trasparenza ampia sui costi, questo è essenziale per valutare i vincoli di bilancio e la compatibilità con l’articolo 72 (che impone di non superare il limite del 50% rispetto a spesa iniziale – ndr) opportunamente previsto dal decreto fin dall’inizio”. Così il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, ascoltato i commissione Ambiente. “Se il ministro ha bisogno di più esperti è giusto che possa avvalersene ma la cosa importante è che l’asseverazione, che ha a che fare con oneri, costi e piano finanziario, sia affidata anche alla Corte dei conti oltre che al Cipe e alle commissioni parlamentari”, ha aggiunto. (ANSA).
ATN/ S45 QBKS

Busia, fissare termine per progetto esecutivo Ponte Stretto (2)
ROMA
(ANSA) – ROMA, 08 LUG – Busia ha quindi spiegato che “non aver svolto una nuova gara sul progetto pone dei vincoli anche di carattere finanziario, che esporrebbero al rischio di varianti successive”. (ANSA).
ATN/ S45 QBKS

Anac, su Ponte Stretto ripristinare parere Consiglio Stato (2)
ROMA
(ANSA) – ROMA, 08 LUG – “Per il Ponte sullo Stretto avevamo suggerito al governo di acquisire il vecchio progetto e usarlo come base di gara per completarlo e migliorarlo. Non è stato deciso così, quindi a maggior ragione oggi serve approvare il progetto esecutivo in modo unitario, senza spezzettarlo in fasi esecutive e naturalmente senza avviare i lavori prima di avere un quadro complessivo dell’opera. Altrimenti la parte pubblica finirebbe per prendere su di sé rischi che non le competono ed i costi potrebbero aumentare oltre il limite fissato dalla normativa europea”, ha aggiunto il presidente di Anac. Inoltre secondo Busia “per un’opera di tale complessità tecnica e di così ingente valore economico, approvare un progetto esecutivo per fasi costruttive sarebbe estremamente rischioso, in quanto ogni porzione è necessariamente legata all’altra. L’approvazione deve avvenire in un’unica soluzione. Altrimenti risulterebbe difficile avere un quadro chiaro e complessivo dell’effettiva realizzabilità dell’opera e dei relativi costi. Questo è il punto più delicato dell’intero decreto. Non essendo chiaro il quadro complessivo, si accentua il rischio di varianti progettuali, con il duplice rischio di dover rivedere quanto si è appena approvato e di veder lievitare i costi, magari oltre la soglia fissata dalle disposizioni europee. Avendo deciso di non svolgere una gara, esistono al riguardo limiti più stringenti indicati dalla direttiva. Inoltre, un’eventuale approvazione del progetto esecutivo per fasi costruttive finirebbe anche per trasferire in capo alla parte pubblica, rischi che invece competono contrattualmente al privato”. (ANSA).
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Nota Media Stretto di Messina – 8 luglio 2024

PONTE STRETTO, CIUCCI: “CIPESS ACCERTA COPERTURA TOTALE INVESTIMENTO. NESSUN RISCHIO INCOMPIUTA, CONFERMATA CONCRETEZZA PROGETTO”

In relazione ad alcune dichiarazioni espresse nel corso delle odierne audizioni in Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Infrastrutture, l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, spiega: “Non ci sono dubbi sulla certezza delle fasi costruttive del ponte sullo Stretto né indeterminatezza sui costi, non c’è un rischio di incompiuta, il progetto è assolutamente fattibile ed è stato aggiornato nelle modalità previste per legge”.

“In particolare – spiega Ciucci – con l’approvazione da parte del CIPESS del progetto definitivo, sarà approvato anche il Piano economico finanziario che accerterà l’esistenza della copertura per l’intero fabbisogno dell’opera, proprio per evitare rischi di incompiuta, che nella maggior parte dei casi discendono da mancanza di fondi in itinere.

La Progettazione esecutiva, che potrà essere sviluppata per fasi costruttive in linea con le best practice internazionali, al contrario dei timori espressi ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi.

Il ponte è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, i raccordi a terra, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali, percorribili e utili fin da subito alla popolazione.

Ponte, torri e blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto.

La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, le risposte alle osservazioni del MASE, che sono in corso, saranno completate prima dell’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS e quindi in anticipo rispetto all’avvio della progettazione esecutiva.

Inoltre, lo schema di decreto introduce nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza.

Pertanto le norme introdotte dal decreto infrastrutture non comportano aumento dei costi rispetto a quanto fissato da normative già da tempo in vigore”.

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