5 Novembre 2024

MODICA - PD SU DISSESTO: “PARADOSSO IN CITTA'”

di Veronica Puglisi
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Mentre la Terza Commissione Bilancio al Consiglio Comunale di Modica approva il Bilancio Consolidato 2021 e il Bilancio Consolidato 2022, considerati atti importanti che permetterebbero di effettuare diversi pagamenti a beneficio della città, il Pd avanza critiche nei confronti dell’amministrazione rea di non avere preso atto della gravità della situazione finanziaria, intervenendo tempestivamente ed energicamente per evitare il dissesto, anche con sforzi sovrumani, come fece qualche anno addietro la giunta Buscema. Il partito democratico interviene sullo spettro del dissesto che aleggia in città dove emerge il paradosso, dice il segretario cittadino del Pd Poidomani. La città sa, l’Amministrazione sembra essere all’oscuro. I cittadini sanno, anche perché ormai è stato accertato dalla Corte dei Conti, che l’ex sindaco Ignazio Abbate, negli ultimi anni della sua sindacatura, ha gestito le finanze comunali in vista della campagna elettorale per le elezioni regionali. La sindaca, gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza, invece, continuano a negarlo, dice Poidomani. I dipendenti delle imprese private, delle società partecipate e delle cooperative sociali, e i creditori privati giustamente temono il dissesto; gli uni sanno che le tante mensilità arretrate non verranno pagate, in tempi brevi e per intero; gli altri vedono allontanarsi a tempo indeterminato la possibilità di riscuotere i crediti, peraltro risalenti nel tempo. Poidomani lamenta l’assenza di idee, di proposte, niente soluzioni. E la città, attende che il sabato pomeriggio l’onorevole riunisca i suoi consiglieri, nella sua segreteria, ribadisce Poidomani, per assegnare i compiti e dare le istruzioni. In pieno conflitto di interessi: proteggere se stesso dalle chiare responsabilità politiche e amministrative, o salvare la Città. Nel momento in cui occorrerebbe uno scatto di operosità, questa Amministrazione, conclude Poidomani, ha deciso di rimane inerte, demandando all’onorevole di scegliere se far dichiarare il dissesto, se ritardarlo o se farlo dichiarare quando gli verrà più utile. Siamo qui, conclude. Attendiamo il prossimo sabato.

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