L’11 MARZO giorno in cui il ministro adolfo urso ha convocato eni, le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Sicilia, Veneto e le organizzazioni sindacali una delegazione della cgil sicilia presidierà l’ingresso del mimit, il ministero delle imprese e del made i italy perchè- dicono – a differenza delle altre regioni, la sicilia è l’unica che non è stata difesa nei tavoli di concertazione. schifani continua a tacere, ha ribadito alfio mannino, segretario regionale della cgil sicilia. il sindacato chiede ai parlamentari eletti in Sicilia di esercitare pressioni sul governo nazionale affinchè dal tavolo scaturiscano risposte positive e un’evoluzione accettabile della vertenza. Il confronto si inserisce nel percorso avviato con i due tavoli tecnici dedicati ai siti regionali di Sicilia e Puglia. E’ al momento sospesa dunque l’iniziativa sotto palazzo d’Orleans annunciata nei giorni scorsi. la cgil continua a parlare di dismissione della chimica di base e l’abbandono del territorio siciliano da parte di Eni, i cui manager invece ribadiscono che il piano di riconversione industriale, garantisce la continuità occupazionale, il mantenimento delle produzioni a valle del cracking e che si fonda su un modello di sostenibilità industriale. Per eni è “Importante anche l’azione portata avanti dal Mimit in sede europea, con l’appuntamento del Consiglio Competitività del prossimo 12 marzo, in cui l’Italia è riuscita a inserire nell’ordine del giorno le proprie proposte per la revisione del Cbam, a tutela delle industrie energivore strategiche come Chimica e Siderurgia.”
«Versalis ha ribadito le proprie rassicurazioni in termini economici e lavorativi riguardo alla reindustrializzazione dei siti di Priolo e Ragusa. Ci riaggiorneremo ai primi di marzo per continuare a seguire passo dopo passo questa vicenda insieme ai sindacati e all’azienda. Ho chiesto che siano inviati ai miei uffici dati e numeri riguardanti il futuro dei lavoratori e gli investimenti economici per la riconversione industriale». Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, al termine della riunione che si è svolta questa mattina nella sede dell’assessorato in via degli Emiri a Palermo, con la partecipazione dei rappresentanti sindacali, della società del gruppo Eni e del territorio. Durante l’incontro è stato fatto il punto sul piano di riconversione, con particolare attenzione agli impegni dell’azienda per garantire la salvaguardia occupazionale e il rilancio produttivo dei siti.
Durante un recente confronto presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono stati esaminati i piani di riconversione che prevedono investimenti significativi, in particolare per il polo di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, dove è stata confermata la realizzazione di una bioraffineria e di impianti di riciclo chimico. Per l’impianto di Ragusa, l’assessore ha richiesto ulteriori dettagli e impegni più chiari per assicurare che si possa beneficiare di iniziative coerenti con la strategia di transizione energetica di Eni.
«La Sicilia – ha aggiunto Tamajo – non può perdere il suo ruolo centrale nel panorama industriale nazionale. Stiamo lavorando affinché ogni intervento sia orientato a valorizzare le eccellenze dei nostri territori e a tutelare le famiglie e le comunità che dipendono da questi poli. L’incontro si è svolto in un clima di collaborazione costruttiva, con l’obiettivo condiviso di tracciare una roadmap solida per il futuro produttivo ed economico della Sicilia. Continuerò a monitorare attentamente la situazione, collaborando con tutte le parti coinvolte per un futuro sostenibile e prospero per i lavoratori e le co