Rafforzare la sorveglianza clinica umana; sensibilizzare i medici di famiglia, pediatri e specialisti; promuovere attività di formazione per il personale sanitario e informazione ai cittadini. Sono alcuni dei punti contenuti nella circolare emanata ieri dal ministero della salute e relativa alla diffusione del virus West Nile di cui sono 10 i casi confermati in Italia al 20 luglio come riporta l’istituto superiore di sanità, . Il cambiamento climatico favorisce la proliferazione delle zanzare, ha sottolineato l’infettivologo Antonio Davì che spiega come avviene la trasmissione del virus che solo tre anni fa era presente in Europa con 1173 casi, di cui 723 in Italia.
ANTONIO DAVI’ INFETTIVOLOGO
Non esiste una vaccino specifico, la gravità della sintomatologia, rimarca Davì, si manifesta in pazienti diabetici , nei malati cronici, pazienti affetti da tumore o con immunodeficit. In circa 1 2% ci sono casi di mortalità. Davì elenca l’adozione di misure preventive
ANTONIO DAVI’
Il Dott. Davì parla anche dei sintomi scaturiti dall’infezione
ANTONIO DAVI’
Davì ribadisce ancora una volta di fare attenzione a zone dove sono presenti acquitrini. E’ un’infezione che non deve essere sottovalutata.
ANTONIO DAVI’
WEST NILE - PREVENZIONE E SORVEGLIANZA, INTERVIENE DAVI’
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