TRAPANI - REFERTI, 8 INDAGATI E NUOVE NOMINE

di Viviana Sammito
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La lente investigativa della procura di Trapani è puntata sull’Asp: sono 8 i medici indagati per i gravi ritardi nella consegna dei referti istologici da parte dell’Asp. I magistrati hanno notificato gli avvisi di garanzia ai sanitari e ha fissato un incidente probatorio che dovrà verificare se le condizioni di 10 pazienti si siano aggravate a causa delle inefficienze. Sulla vicenda il 4 aprile scorso il sostituto del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale Danilo Palazzolo aveva avviato accertamenti per individuare eventuali responsabilità civili, amministrative, contabili ed erariali, anche in relazione al danno di immagine e aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti di un dirigente medico dell’ospedale S. Antonio Abate. A maggio si era dimesso il direttore generale dell’Asp Ferdinando Croce, che era stato sospeso dal Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Un altro terremoto giudiziario ha coinvolto l’asp di Trapani con l’arresto del commercialista Ninni Sciacchitano, che era il presidente dal 2022 dell’Organismo Indipendente di Valutazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, accusato di avere truccato le gare d’appalto, è stato nominato Pietro Curzio, dal direttore generale facente funzioni dell’Asp Danilo Palazzolo. E’ stato scelto dall’elenco degli idonei, dopo la revoca del precedente presidente, il cui rapporto è cessato lo scorso 13 giugno dall’incarico a seguito dell’ordinanza di applicazione di misure personali cautelari emessa dal G.I.P. del tribunale di Palermo, per il venir meno dei “requisiti specifici di integrità”. “Il dottor Curzio possiede – scrive Palazzolo – una più che adeguata competenza professionale rispetto all’incarico da ricoprire. Peraltro, nel recente passato, lo stesso ha già rivestito il ruolo di presidente dell’Organismi Indipendenti di Valutazione di questa Azienda sanitaria, dimostrando grande competenza, professionalità ed equilibrio”. Già funzionario del ministero dell’Interno, con la qualifica di viceprefetto vicario, il nuovo presidente infatti ha ricoperto questo incarico dal 2013 al 2016 all’Asp e, dal 2001 al 2006, è stato presidente dell’OIV della Regione Emilia Romagna.

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