Con l’inizio dell’estate e l’aumento spesso delle temperature fino a 40 gradi si accendono i riflettori sulle condizioni di salute dei lavoratori, in particolare quelli impegnati nei cantieri edili e nel settore agricolo. A lanciare l’allarme è Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale CISAL Catania. Gli operai, dice, Lo Schiavo continuano a lavorare nelle ore più calde della giornata, spesso senza alcuna misura di protezione. Il risultato sono affaticamenti, disidratazioni e, nei casi peggiori, colpi di calore che possono diventare anche letali. La Cisal chiede il rinnovo dell’ordinanza regionale emanata lo scorso anno il 17 luglio, che vietava le attività lavorative nei settori più esposti durante le fasce orarie comprese tra le 12,30 e le 16 nei giorni in cui il rischio da stress termico risultava “alto” secondo il bollettino Worklimate. È necessario, ribadisce Lo Shiavo, rinnovarla, rafforzarla, farla rispettare con controlli reali e puntuali.
GIOVANNI LO SCHIAVO RESPON. PROV. CISAL CATANIA