Si inserisce nell’ambito del “Kaukana Project”, alla sua quinta campagna di scavo effettuata come approccio integrato per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale sommerso, il ritrovamento del relitto arcaico nelle acque di Santa Maria del Focallo a Ispica risalente al VI-V secolo a.C. La scoperta è avvenuta nel corso di una campagna di scavi subacquei, durata tre settimane e conclusa nello scorso mese di settembre, condotta dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, in collaborazione con il dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università di Udine. Il relitto si trovava a sei metri di profondità, sepolto da sabbia e massi. Lo scafo è stato costruito con la tecnica “su guscio”, caratterizzata dall’uso di tavole del fasciame collegate tramite incastri che conferivano alla struttura una funzione autoportante. A pochi metri dal naufragio sono stati individuati due nuclei di ancore: due in ferro probabilmente risalenti al VII secolo d.C., e quattro di probabile epoca preistorica. «Questa scoperta – commenta l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un contributo straordinario per la conoscenza della storia marittima della Sicilia e del Mediterraneo. La campagna di scavi ha visto il coinvolgimento del Nucleo sommozzatori della Guardia costiera di Messina e della Capitaneria di porto di Pozzallo, che hanno garantito supporto tecnico e logistico alle operazioni. I campioni prelevati consentiranno ulteriori analisi paleobotaniche per approfondire lo studio dei materiali utilizzati.
ISPICA - RITROVATO RELITTO A SANTA MARIA DEL FOCALLO
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