FIBROMIALGIA - SCIOPERO DELLA FAME DEI VOLONTARI AISF

di Veronica Puglisi
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La protesta sta coinvolgendo imprenditori e diverse figure istituzionali in tutta Italia. E’ il sostegno offerto all’associazione italiana sindrome fibromialgica i cui volontari a staffetta stanno attuando lo sciopero della fame per chiedere il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, l’inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e l’istituzione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) nazionale. Alla sintomatologia varia e invalidante, caratterizzata da dolore muscolo scheletrico, disturbi del sonno, fatica e molti altri sintomi concomitanti, e di cui in Italia ne soffre il 2-3% della popolazione, sebbene il dato sia sottostimato, riporta la nota dell’associazione, si aggiungono inoltre la difformità di trattamento della patologia nelle Regioni, la mancanza di centri multidisciplinari e approvazioni farmacologiche. Una protesta avviata il 29 ottobre quando i volontari si sono ritrovati a Roma in Piazza Vidoni, vicino al Senato della Repubblica, per manifestare al grido di “Riprendiamo il percorso”, e “Non più Invisibili”, indossando le magliette viola o bianche con il logo di Aisf. Anche la Sezione della provincia di Ragusa che conta una settantina di iscritti, sta partecipando allo sciopero della fame e della sete a staffetta. Oggi a lanciare il messaggio alle istituzioni è la Responsabile dei pazienti Enrichetta Guerrieri.
ENRICHETTA GUERRIERI Responsabile Aisf sezione provincia di Ragusa

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