E’ arrivata la soluzione idrica dalla Regione Siciliana per salvare aranceti e pescheti dell’Agrigentino: un’operazione tardiva ma anche salvifica per tutelare ciò che rimane nelle terre martoriate dalla siccità che perdura da almeno tre mesi. A far comprendere al govenratre della regione siciliana,s chifnai, che non si poteva più stare a guatdare morire il comparto agricolo e agrumicolo sono stati i sindaci del comprensorio agrumicolo di Ribera che hanno evidenziato la necessità della seconda irrigazione di soccorso per evitare la morte delle coltivazioni e le gravissime conseguenze economiche e sociali. Il commissario delegato per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, ha firmato un’ordinanza che stabilisce i volumi di acqua da prelevare per fronteggiare l’emergenza ed evitare la morte per disseccamento di colture pregiate in un’area di 7 mila ettari in provincia di Agrigento. L’obiettivo è salvare le coltivazioni delle arance di Ribera Dop e della pesca di Bivona IgP. L’ordinanza commissariale prevede l’utilizzo delle acque dell’invaso Castello per la seconda irrigazione di soccorso anche per l’utilizzo in zootecnia, di un volume complessivo di 600 mila metri cubi da incrementare in caso di necessità. è previsto l’utilizzo di 120 mila metri cubi d’acqua dell’invaso Prizzi e di altri 70 mila di quello Gammauta, da veicolare attraverso la messa in esercizio dell’adduttore consortile San Carlo Castello. Inoltre, 200 mila metri cubi d’acqua della diga Gorgo potranno essere utilizzati per l’irrigazione degli agrumeti e dei pescheti e per la zootecnia delle aree del comprensorio di Borgo Bonsignore. Fino a 120 mila metri cubi di acqua accumulati nella traversa Favara di Burgio e quelli ulteriormente invasabili dal Sosio Verdura potranno essere impiegati per le coltivazioni del comprensorio del basso Verdura. Questo quantitativo dovrà essere fornito alla vasca Martusa. Durante il trasferimento sono vietati i prelievi e gli attingimenti di terzi in alveo, in galleria Enel e nello specchio liquido e dietro la traversa Favara di Burgio, anche autorizzati. I gestori delle dighe Castello, Prizzi e Gammauta dovranno garantire il monitoraggio dello stato della fauna ittica e avviare, in caso di necessità, il trasferimento dei pesci per garantire la disponibilità dell’acqua degli invasi anche per l’uso idropotabile.
«È nostra priorità – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – tutelare le produzioni d’eccellenza dell’Isola e andare in soccorso di tutti gli agricoltori e gli allevatori che stanno subendo le conseguenze peggiori della grave siccità che stiamo vivendo.
SICCITA' - SOLUZIONI PER AGRUMETI NELL’AGRIGENTINO
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