SANITÀ CONVENZIONATA - STATO DI AGITAZIONE, SI CERCANO I FONDI

di Sarah Donzuso
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L’interlocuzione è stata avviata, adesso si attendono i fatti. E sono stati dati circa 10 giorni per cominciare ad avere le prime risposte che significano assistenza per i siciliani e sopravvivenza degli ambulatori e dei laboratori di analisi convenzionati con il sistema sanitario regionale.
È questo in sintesi il risultato dell’incontro che si è svolto ieri a Palermo tra i rappresentanti del settore e il dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute Salvatore Iacolino. Proprio il dirigente ha fatto sapere che lo stesso presidente della regione Schifani vuole trovare una soluzione reperendo anche i fondi necessari per implementare un tariffario nazionale decisamente deficitario e che se rimane così come è non consentirà a molti cittadini di pyper effettuerà analisi o visite in convenzione perché i budget si esauriscono subito. Problematica che verrà sottoposta anche al neo assessore alla salute Daniela Faraoni. Proprio l’assessorato alla salute, insieme a quello al bilancio, verificherà le disponibilità finanziare così da redigere un piano che verrà sottoposto alla valutazione dei Ministeri dell’Economia e della Salute, in deroga ai “Tetti di Spesa” e ai vincoli per le Regioni in “Piano di Rientro”, come previsto dalla recente Finanziaria Nazionale.

Questo passaggio si rivela cruciale, da un lato, per salvaguardare l‘appropriatezza delle cure e l’equità nell’accesso alle stesse per tutti i cittadini, dall’altro per offrire un supporto concreto alle strutture sanitarie convenzionate, che svolgono un ruolo essenziale nel garantire servizi agli utenti.

Alla luce di ciò la manifestazione che alcune sigle di categoria avevano indetto per venerdì è stata sospesa ma permane lo stato di agitazione.

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