VITTORIA - STRAGE, “NON RIMANIAMO INDIFFERENTI”

di Viviana Sammito
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Palloncini bianchi e rossi in volo e a fare da sottofondo la canzone preferita di Sameh:
per lei e la madre, la 55enne, Mariem Sassi, si sono riuniti ieri sera in piazza del Popolo a Vittoria la comunità islamica e vittoriese e tutti coloro i quali conoscevano le vittime e gridano giustizia per loro: striscioni con frasi denuncia, retti da bambini, da cui si legge “Non si può lasciare libero uno che minaccia di morte sino a quando uccide” e “non rimaniamo indifferenti davanti alla violenza”, Le due donne sono vittime del rogo appiccato nell’abitazione di via Unità a Vittoria la notte del 13 giugno dal 29enne, Wajdi Zaouali, malato psichico che era in cura al dipartimento di salute mentale. E’ su questo che si è soffermata una delle organizzatrici della manifestazione, MARWA SAYADI la quale sostiente che il ragzzo, detenuto nel carcere di ragusa, doveva essere rivaertao in una struttura per essere curato , come avevano denunciato i parenti più volte ed invece continuarava a vivere con loro. una targedia annuciata.

due amiche ricordano sameh, 34enne ben uintegrata a Vittoria.

Gravemente ustionati, e tuttora ricoverati in prognosi riservata, il padre Kamel Zaouali di 57 anni e l’altra sorella Omaima, 19 anni. continua la raccolta fondi per la 24enne, una delle sorellem, scampata alla tragedia pechp studia a torino. sono già stati raccolte oltre 450 donazioni. La manifestazione si è chiusa con una preghiera recitata dall’imam Chouaf Labbadi. Martedì prossimo, nel cimitero di Vittoria, si svolgerà l’autopsia sui corpi delle due vittime. Poi le salme saranno restituite ai familiari per il rito funebre, . Il sindaco proclamerà, nel giorno dei funerali, il lutto cittadino.

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