Dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione balneare in un contesto realmente concorrenziale. Questo perché le concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari che lavorano sulle spiagge italiane sono scadute il 31 dicembre 2023, e la proroga del governo Meloni – che aveva rimandato la questione a fine 2024 – non è valida.
È quanto ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato.
Un altro tassello, questa sentenza, di una vicenda che va avanti da anni e poiché si tratta di risorsa pubblica e che questa non abbonda, secondo il consiglio di stato, la gestione dovrebbe essere assegnata tramite bandi di gara che però non vengono fatti.
Una sentenza che però – dice Ignazio Ragusa del Sib – crea un corto circuito perché sempre il 30 aprile è stata emessa un’altra sentenza sempre del consiglio di Stato.
Int
IGNAZIO RAGUSA
Pres. Reg. Sib-Fipe Confcommercio