CALTANISSETTA - TINEBRA MEMBRO DI UNA LOGGIA MASSONICA

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L’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, morto 8 anni fa e responsabile delle indagini immediatamente successive alla strage di via d’Amelio, avrebbe fatto parte di una loggia massonica. Lo sostiene la procura di Caltanissetta che ha disposto tre perquisizioni, eseguite dal Ros, nelle abitazioni riconducibili a Tinebra nell’ambito dell’inchiesta per i depistaggi successivi alla strage di via D’Amelio. Dall’analisi delle dichiarazioni rese nel corso degli anni da alcuni collaboratori di giustizia, unita alla contestuale rilettura degli esiti di procedimenti penali anche di altri distretti, sono stati acquisiti una pluralità di elementi che hanno fatto emergere concreti indizi circa la presenza di una loggia massonica coperta nella città di Nicosia (EN), di cui avrebbe fatto parte anche lo stesso TINEBRA, in servizio presso la Procura della Repubblica di Nicosia ininterrottamente dal 1969 al 1992. E’ stato acquisito agli atti del procedimento un appunto datato 20.07.92 a firma del dott. Arnaldo La Barbera, rinvenuta negli archivi della Squadra Mobile di Palermo in cui si legge “ che al dr. Tinebra viene consegnato uno scatolo in cartone contenente una borsa in pelle ed una agenda appartenenti al Giudice Borsellino”. Questo appunto privo di qualsiasi sottoscrizione per ricevuta di quanto indicato da parte del dott. Tinebra non era mai stato trasmesso a quest’ufficio, riporta la nota della procura di Caltanissetta, nell’ambito delle indagini per la strage di via D’Amelio, né il dott. La Barbera ne aveva mai fatto menzione nel corso delle sue escussioni. Gli accertamenti non hanno consentito di verificare che la consegna sia effettivamente avvenuta nelle mani del dott. Giovanni Tinebra, né che l’agenda in questione fosse effettivamente l’agenda rossa e non altra agenda appartenuta al Giudice Borsellino poi effettivamente rinvenuta. “Non può sottacersi – sottolinea la prcura di Caltanissetta – che, in ogni caso, tale borsa sarebbe pervenuta nella disponibilità di La Barbera il 19 luglio sera e sarebbe stata consegnata nella tarda mattinata del 20 luglio del 1992, con la conseguenza che La Barbera avrebbe avuto tutto il tempo di prelevare o estrarre copia della più volte citata agenda rossa”. Nel corso delle perquisizioni, conclude la nota, è stata acquisita documentazione al vaglio di questa autorità giudiziaria.

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