Da una parte l’aumento dei servizi sanitari dall’altra la carenza professionisti nelle strutture sanitarie, ospedaliere e assistenziali della Sicilia. E’ il quadro presentato da presidente dell’Ordine degli infermieri di Palermo, Antonino Amato che in una nota punta l’attenzione sulla sul deifcit di personale infermieristico. “Nell’Isola ci sono 3,77 infermieri per ogni mille abitanti, siamo molto al di sotto della media nazionale di 5,06 per mille abitanti – dice -. Per Amato, “prima che si arrivi all’implosione del sistema, occorre varare subito un piano straordinario di assunzioni di infermieri, vanno implementare le misure economiche che rendano attrattiva questa professione. L’Ordine degli infermieri di Palermo formalmente richiede al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e ai vertici dell’assessorato alla Salute la convocazione urgente di un tavolo tecnico, per fare il punto sugli interventi immediati. La Cimo interviene invece su un altro aspetto quello della crescente violenza contro gli operatori sanitari. “è un fenomeno inaccettabile e vergognoso, che richiede misure immediate e concrete per garantire la sicurezza di chi, ogni giorno, è in prima linea per prendersi cura della salute dei cittadini, dice il segretario regionale amministrativo della Cimo Sicilia, Renato Passalacqua, dopo l’aggressione venerdì scorso di una pediatra in servizio all’ospedale di Biancavilla, nel Catanese. Chiediamo, riporta la nota, che siano attuate in ogni struttura sanitaria le necessarie misure di prevenzione e vigilanza e che questi atteggiamenti violenti siano tempestivamente perseguiti a norma di legge e senza sconti”. Dalle criticità alle iniziative volte ad azzerrare le liste d’attesa, come quella avviata dall’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico ‘G. Rodolico – San Marco’ di Catania. Il piano si traduce in un incremento dell’offerta di esami Tac e Risonanza Magnetica, che verranno effettuati anche in orari serali (dopo le ore 20) e nei giorni festivi, assicurando una diversa disponibilità dei servizi per l’utenza. Ciò darà anche la possibilità di scegliere orari più comodi, riducendo il disagio per coloro che hanno difficoltà a ritagliarsi tempo durante la giornata lavorativa, dice l’Azienda che potrà aumentare i tempi di utilizzo delle apparecchiature diagnostiche durante la giornata, riservando più spazio agli esami dei pazienti ricoverati.
SANITA' - TRA DENUNCE E NUOVE SOLUZIONI
146