Pannelli con i volti e la storia dei giornalisti uccisi dalla mafia posizionati a Strasburgo, nella sede del Parlamento europeo, per fare memoria attraverso le inchieste dei testimoni di verità: questo è il titolo della mostra inaugurata ieri sera per onorare e ricordare l’impegno di Giuseppe Fava, Peppino Impastato, Maria Grazia Cutuli, Mario Francese, Beppe Alfano, Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, mauro Rostagno e Cosimo Cristina “e il prezzo che hanno pagato per raccontare la verità”. Un progetto che sarà presentato anche nelle scuole italiane ed europee per continuare a “fare memoria”, secondo le intenzioni di Roberto Gueli, Presidente dell’ordine dei giornalisti di sicilia.
Roberto Gueli
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della regione Sicilia
Un’esposizione curata dal giornalista e consigliere dell’Odg Sicilia Franco Nicastro alla quale era presente il vicepresidente Salvatore Li Castri e fortemente voluta dall’ufficio del Parlamento europeo in Italia, con la collaborazione dell’europarlamentare Dino Giarrusso.
Dino Giarrusso
Eurodeputato
L’inaugurazione di “Testimoni di verità” ha concluso il ciclo di una giornata in cui, al Parlamento europeo, si è dibattuto in merito alla legge sulla libertà di stampa. Durante il suo intervento, la presidente Metsola ha ricordato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Non ho avuto l’onore di conoscere Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma ho avuto il privilegio – ricorda Metsola – di chiamare la giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia, mia amica. Ricordo che ero nella Commissione speciale sul terrorismo del Parlamento europeo quando ho ricevuto la notizia che l’avevano assassinata in pieno giorno, con un’autobomba, fuori da casa sua. Come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e come tanti giornalisti siciliani anche lei ha anteposto la sua vita alla difesa della verità e della giustizia. Cari amici, cari colleghi vi assicuro che in questa battaglia avrete sempre il mio sostegno istituzionale e personale. Vinceremo e lo faremo, insieme” conclude Roberta Metsola.