BRUXELLES - VERSO REVISIONE DEI FONDI UE PER LA SICILIA

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Almeno tre regioni italiane – Sicilia, Campania e Abruzzo – dovrebbero rientrare nella prima ondata di riprogrammazione dei fondi di coesione Ue prevista dalla revisione intermedia. Lo si apprende a Bruxelles, a margine della Settimana europea delle regioni e delle città. La Sicilia dovrebbe presentare le richieste formali a Bruxelles nelle prossime settimane. Le risorse saranno destinate alle nuove priorità dell’Europa: difesa, resilienza idrica, alloggi, energia, competitività. Cuore della revisione della politica di coesione è la possibilità per gli Stati membri, su base volontaria, di riprogrammare i fondi europei 2021-2027 per includere progetti legati alle cinque nuove priorità di spesa e la Sicilia pare li voglia orientare verso edilizia, resilienza idrica e competitività. La Sicilia, inoltre, dovrebbe inserire un progetto ritenuto strategico anche per la difesa: l’allungamento della pista dell’aeroporto di Catania con un sottopasso ferroviario. “Nessuna risorsa dei fondi europei è destinata al riarmo o all’acquisto di armamenti” ribadisce la Regione Siciliana, rispondendo così anche alle preoccupazioni espresse dalla Cgil, che aveva chiesto la revoca degli atti di riprogrammazione dei fondi europei che stanziano quasi 280 milioni per spese militari. “Tali timori non trovano alcun riscontro nella documentazione ufficiale dei programmi europei e regionali – si legge in una nota del governo – la Sicilia ha aderito alle nuove priorità strategiche introdotte dalla Politica di coesione europea. Tra queste il potenziamento di infrastrutture a duplice uso, ossia opere civili – come strade, ferrovie, porti e aeroporti – che in caso di necessità legate al contesto geopolitico, possono essere impiegate anche per finalità di Protezione civile o logistica militare. Le altre priorità strategiche approvate dalla Regione nella revisione del programma riguardano il social housing, la resilienza idrica e l’autonomia energetica. Nessuna risorsa è stata sottratta ad altri settori, al contrario la Regione – conclude la nota – sta ottenendo più fondi dall’Europa per investire su infrastrutture utili ai siciliani”.

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