Dovranno risarcire i Comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano e l’associazione ‘Antonino Caponnetto’ i vivandieri di Messina Denaro, i coniugi Lorena Lanceri ed Emanuele Bonafede condannati oggi col rito abbreviato, la lanceri per concorso esterno in associazione mafiosa, Bonafede per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Il giudice ha sospeso entrambi anche dall’esercizio della potestà genitoriale per l’intera durata della pena e ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per i pm avrebbero ospitato e accudito Messina Denaro durante la latitanza. Alla Lanceri, legata sentimentalmente al capomafia, era stato contestato inizialmente il favoreggiamento: nel corso delle indagini l’accusa è stata modificata. Lorena Lanceri è stata condannata dal giudice a risarcire il Comune di Campobello di Mazara con 45 mila euro e con altri 45 mila euro il Comune di Castelvetrano, 5 mila euro Per l’associazione ‘Antonino Caponnetto’ . Il marito Emanuele Bonafede dovrà risarcire i Comuni di Campobello e Castelvetrano con 5 mila euro ciascuno e con 1000 euro l’associazione ‘Antonino Caponnetto’. I due coniugi sono stati, inoltre, condannati al pagamento delle spese processuali sostenute dalle parti civili, liquidate in 3.025 euro per ciascuna parte civile. Il gup ha anche disposto la confisca del denaro, dei diamanti e degli orologi sequestrati ai due.
MESSINA DENARO - VIVANDIERI, RISARCIMENTO A COMUNI
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