ROMA - ZES, INDICAZIONI DALLA CORTE DEI CONTI

La relazione della Corte dei Conti realizzata sullo stato di avanzamento del “Piano strategico ZES unica” indica come sia necessario che la struttura di missione ZES della Presidenza del Consiglio dei ministri adotti misure correttive. In particolare, va effettuata l’approvazione definitiva – inizialmente prevista entro luglio scorso – del “Piano strategico ZES unica”. Nella relazione si legge che l’approvazione è ineludibile per il rilancio dell’economia nel Sud Italia, anche in vista del Piano di investimenti legati agli Accordi per la coesione”. Il piano strategico definisce la politica triennale di sviluppo della Zona economica speciale (ZES) per il Mezzogiorno, istituita a gennaio 2024 con il Decreto-legge Sud, per le 8 Regioni tra queste appunto la Sicilia. Al Piano, che individua anche in modo differenziato per regione settori da promuovere e rafforzare, investimenti e interventi prioritari per lo sviluppo (compresi quelli di riconversione industriale per la transizione energetica) si affiancano due pilastri operativi, i crediti di imposta, per una spesa complessiva di 1,8 miliardi di euro, poi aumentata di 1,6 dal Decreto-legge Omnibus, e la S.U.D. ZES che nell’ottica del principio di semplificazione amministrativa, consente l’avvio di una compiuta istruttoria tecnico-amministrativa per il rilascio di ogni autorizzazione necessaria a insediare attività economiche o industriali, produttive e logistiche. Le raccomandazioni della Corte riguardano la programmazione e l’attuazione delle attività di controllo e di monitoraggio sul complessivo andamento del Piano e una più chiara distinzione delle funzioni svolte dagli organismi coinvolti nella gestione, allo scopo di evitare sovrapposizioni. È stato inoltre sollecitato il raccordo tra interventi sottoposti ad autorizzazione unica – ancora in corso – e Piano strategico, in fase di adozione.