Sono due le donne che sono state fermate dalla squadra mobile di catania in merito all’aggressione della 26enne a cui è stato dato fuoco dopo essere stata cosparsa con del liquido infiammabile: le 2 sarebbero accusate di tentato omicidio.
Secondo gli investigatori della squadra mobile, guidati da Antonio Sfameni, entrambe avrebbero materialmente partecipato all’aggressione e secondo sempre gli investigatori della squadra mobile, l’obiettivo dell’aggressione forse era la sorella della vittima, protagonista del litigio prima via chat, poi in strada.
L’aggressione, infatti, è avvenuta al culmine di una lite scaturita tra 2 ragazzine che, tramite sms, litigavano per un ragazzo.
La famiglia di una delle 2 ragazze si è recata presso la casa dell’altra ragazza, tra via Luigi Capuana e via Ventimiglia, e le due donne avrebbero gettato addosso alla vittima della benzina per poi darle fuoco, provocandole ustioni nel 20% del corpo, esattamente al volto, al collo, alle braccia e al torace.
Nel tentativo di soccorrere la vittima, pare che anche una familiare si sia bruciata le mani.
Attualmente, la 26enne è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro con prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Proseguono le indagini per individuare eventuali altri responsabili.
Le due famiglie che si sono affrontate in strada avrebbero legami con ambienti criminali di Catania.