La vendita al dettaglio della sostanza stupefacente avveniva anche all’interno della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove gli involucri venivano occultati all’interno di pietanze consegnate ad un detenuto che costituiva il vertice dell’associazione e i cui ordini impartiti venivano curati dalla moglie. E’ quanto scoperto dalla polizia impegnata questa mattina con 60 agenti nella esecuzione di ordinanza di un’ custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della DDA della Procura , a carico di 9 persone arrestate per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, e per aver costituito, due diverse associazioni criminali. Le indagini hanno consentito di disvelare l’ operatività dell’ organizzazione criminale gestita dal detenuto che comunicava con la moglie attraverso un cellulare. Secondo gli elementi raccolti, la donna rendicontava i profitti economici, preparava le pietanze imbottite di stupefacente, per la successiva consegna all’interno della Casa circondariale, anche grazie al contributo di ignari corrieri. L’organizzazione criminale, avvalendosi anche di una base operativa nel comune di Barcellona P.G., avrebbe gestito, una fiorente e remunerativa attività di cessione all’ingrosso di stupefacente in favore di altro gruppo criminale, che gravitava principalmente nel comune di Milazzo e in comuni limitrofi. Documentati in poco più di sei mesi con intercettazioni telefoniche ed ambientali numerosi episodi di acquisto all’ingrosso dello stupefacente, che veniva trasportato dal comune di Messina verso la riviera tirrenica. Rilevanti i profitti economici che le organizzazioni criminali avrebbero maturato nel tempo e che sarebbero stati impiegati per l’acquisto di gioielli o abiti di grandi firme garantendo ai sodali di mantenere uno stile di vita ampiamente superiore alle loro disponibilità economiche. Gli investigatori hanno ricostruito numerosi pagamenti di stupefacente che avvenivano sia contante sia con versamenti elettronici su diversi conti bancari nella disponibilità dei clan.
NARCOTRAFFICO - 9 ARRESTI NEL MESSINESE
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