PACHINO - ACCOLTELLAMENTO, ARRESTATO IL TERZO TUNISINO

di Veronica Puglisi
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E’ stato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico il terzo uomo, un tunisino di 35 anni, coinvolto nell’aggressione di un connazionale di 33 anni, avvenuto nel primo pomeriggio del 3 gennaio in piazza Vittorio Emanuele a Pachino. Per gli altri due tunisini di 29 e 35 anni, si erano aperte le porte del carcere per tentato omicidio. La terza persona era stata denunciata in stato di libertà in quanto a differenza dei due si era spontaneamente consegnato agli agenti del commissariato di Pachino che lo ricercavano. Nella giornata di ieri, gli investigatori, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, hanno eseguito a carico di quest’ultimo, l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari. I tre tunisini erano stati identificati attraverso le indagini di polizia giudiziaria, condotte dagli agenti del Commissariato di Pachino. In due erano immediatamente fuggiti lasciando la provincia aretusea. Sono stati individuati e fermati, uno vicino la stazione di servizio di San Martino Est di Parma e l’altro nella stazione di Saronno. Alla base del movente dell’aggressione una vendetta in quanto, qualche giorno prima, la vittima aveva ferito con un’arma da taglio uno dei tre aggressori. L’uomo dopo l’aggressione in piazza Vittorio Emanuele è stato trasportato all’ospedale di Avola. L’uomo aveva riportato cinque ferite da taglio, due alla testa e tre al braccio e la frattura di tibia e perone

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