Operazioni antidroga in tutta la Sicilia con dispiegamento di forze tra Carabinieri e polizia di stato. A Trapani i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato due palermitani di 37 anni e 27 anni (quest’ultimo sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Palermo) per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Fermati ad un posto di blocco i militari dell’arma hanno proseguito con la perquisizione veicolare che ha portato al sequestro e rinvenimenti all’interno di un trolley nel portabagagli di 30 kilogrammi di hashish. I due si trovano nel carcere di Trapani
A Gela invece è stata la polizia di stato ad arrestare un ventitreenne, incensurato trovato in possesso di dieci panetti di hashish e due pistole clandestine. L’uomo è stato bloccato lungo la SS 117 bis a bordo di una Fiat Panda, non si è fermato all’alt Polizia intimatogli da una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza. Il ventitreenne, che ha tentato di investire l’agente che gli aveva intimato l’alt, ha proseguito la sua marcia fino alla via San Valentino dove è stato bloccato da un altro equipaggio, dopo che aveva tentato di speronare il veicolo della Polizia di Stato. All’interno dell’abitacolo, il conducente trasportava 1 chilogrammo di hashish, suddiviso in dieci panetti. Nella sua casa gli agenti hanno trovato due armi: una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e un manufatto artigianale calibro 22 riproducente un’arma comune da sparo, oltre a diverse munizioni.
Il Tribunale di Gela, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
A Catania sempre la polizia di stato ha arrestato un catanese di 73 anni ed una rumena di 43 trovati in possesso di 2 pistole, munizioni, giubbotto antiproiettile, 1,6 kilogrammi di cocaina, oltre 1 kilogrammo di marijuana e tutto il materiale per il confezionamento dello stupefacente. Il blitz è stato effettuato in via Capo Passero. Le dosi già confezionati immesse sul mercato avrebbero fruttato 100 mila euro. Per i due la procura ha disposto il trasferimento in carcere