IMMIGRAZIONE - ARRIVI A POZZALLO E A LAMPEDUSA

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La Mare Jonio della ong Mediterannea è al sicuro nel porto di Pozzallo con 58 migranti a bordo. L’operazione di salvataggio è avvenuta a circa 90 miglia dalla costa libica, in acque internazionali, “dove una motovedetta del paese africano ha sparato colpi d’arma da fuoco, creando panico e provocando la caduta in acqua di diversi migranti”, sottolinea il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, ricordando che alcuni fonti riferiscono che le imbarcazioni erano più d’una e molti migranti sono stati caricati sulla motovedetta e riportati in Libia, mentre altri sono riusciti a buttarsi in acqua. “Un’operazione di guerriglia a danno di persone inermi, oltrechè contro un’imbarcazione italiana. Occorre che il Governo Italiano – aggiunge Ammatuna – intervenga urgentemente per salvaguardare i nostri connazionali impegnati in operazioni umanitarie e tuteli esseri umani indifesi”. A Pozzallo, per accogliere al meglio i migranti, sono state allertate le Autorità Sanitarie e una equipe di psicologi. I migranti “sono sotto shock e alcuni presentano segni di tortura – spiega Luca Casarini di Mediterranea che fa sapere che è stato documentato tutto e che il materiale sarà consegnato alle autorità”. Altro fronte caldo, come sempre, quello di Lampedusa dove, nonostante i trasferimenti, sono 1.263 i migranti sistemati all’hotspot. Fra loro, 157 minori non accompagnati. Questa mattina 261 hanno lasciato l’isola con il traghetto per Porto Empedocle mentre 180 arriveranno a Bergamo in aereo nel pomeriggio e un altro trasferimento è in programma in serata. Sull’isola questa notte sono approdati in 333. Sei i barchini soccorsi al largo dell’isola e trasbordati, mentre una settima imbarcazione è arrivata direttamente sulla spiaggia.

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