IMMIGRAZIONE - NAUFRAGIO, 9 VITTIME E 15 DISPERSI

di Veronica Puglisi
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Una nuova tragedia del mare colpisce le acque Sar maltesi. Sono nove le vittime del naufragio avvenuto nello specchio di mare tra lampedusa e Malta. Otto salme, fra cui il corpo di una bimba tra i 4 agli 8 anni, sono state sbarcate al molo Favarolo; la nona vittima, un giovane ivoriano dai 18 ai 20 anni, arrivato in forte stato di ipotermia è deceduto invece al poliambulatorio. Le motovedette, per tutta la notte, si sono occupate delle ricerche dei dispersi. Secondo quanto raccontato dai naufraghi, all’appello mancherebbero 15 persone, fra cui 3 minori. Erano 46 i migranti – originari di Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio – che domenica sera, alle 20, sono partiti da Sfax in Tunisia. Il barchino utilizzato per la traversata, a causa del mare in tempesta, si è capovolto ed è colato a picco. Complesse le operazioni di soccorso del barchino naufragato a circa 30 miglia a sud est di Lampedusa, il mare era molto mosso con onde fino a 2,50 metri. Ventidue i migranti salvati, in condizioni di forte ipotermia e sbarcati sull’isola di Lampedusa. La Guardia Costiera ieri ha fornito supporto all’autorità SAR maltese. E’ stato impiegato un aereo della Guardia Costiera italiana , su richiesta dell’autorità coordinatrice maltese, per sorvolare l’area del naufragio alla ricerca dei dispersi. “Le condizioni del mare sono pessime e i trafficanti continuano a far partire questi poveri disperati su barchini che neanche stanno a galla – ha commentato il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino. È sempre la stessa storia, tanti, tantissimi, pagano per morire in mare”.

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