20 Maggio 2024
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STRAGE CASTELDACCIA - AUTOPSIA CONFERMA MORTE PER ASFISSIA

di Katjuscia Carpentieri
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L’autopsia sul copro di tre dei cinque operai morti mentre lavoravano alla rete fognaria a Casteldaccia conferma la morte per asfissia dalle esalazioni dell’idrogeno solforato, mentre gli altri due esami autoptici saranno eseguiti domani. L’idrogeno solforato è un gas altamente pericoloso per l’uomo, incolore, idrosolubile e con una densità maggiore dell’aria, per questo tende ad accumularsi in basso negli ambienti chiusi. Come la vasca piena di liquami fognari. Le vittime avevano i polmoni ostruiti. La procura di termini imerese che indaga sulla strage darà il nulla osta per la sepoltura subito dopo le altre due autopsie che saranno eseguite domani, non ci saranno funerali comuni per le cinque vittime, i funerali di Giuseppe La Barbera 29 anni saranno celebrati lunedi prossimo alle 10.00 nella chiesa del Carmelo in piazza del Carmine a Palermo.
Per le morti è indagato il titolare della società Quadrifoglio per cui lavoravano 4 delle vittime, Nicolò Di Salvo che risponde di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche e di lesioni personali colpose gravissime aggravate ai danni dell’unico dipendente sopravvissuto.
Intanto migliorano le condizioni di salute del 62enne dipendente della quadrifoglio group, sono in corso test di ventilazione che mirano a verificare la capacità del paziente di respirare in modo non totalmente controllato dai ventilatori meccanici. Il quadro neurologico mostra segnali positivi e si entra in contatto così come scrive il Policlinico di Palermo dove il paziente è ricoverato nella terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza diretto dal professore Antonino Giarratano. “Resta esposto ancora alle conseguenze dell’insulto polmonare inalatorio e da parte di liquidi infetti – dice la nota – Prosegue, pertanto, il trattamento di supporto intensivo respiratorio, circolatorio e antinfettivo con antibiotici di ultima generazione. La prognosi sulla vita resta ancora riservata”.
l’altro operaio invece il 39enne scampato alla tragedia è stato dimesso nel pomeriggio dall’unità operativa di Pneumologia del Policlinico diretta dal professore Nicola Scichilone Tutti i controlli e gli esami di radiodiagnostica hanno accertato le buone condizioni di salute del paziente.

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