La Cassazione conferma la pena definitiva a 8 anni di reclusione per Raimondo burgio 41 anni di Palma di Montechiaro accusato di avere ucciso il cognato Ignazio Scopelliti 45 anni. La Cassazione dunque ha rigettato l’ultimo ricorso del difensore di Burgio.
L’omicidio avvenne nel novembre del 2018 quando Burgio uccise il cognato davanti all’abitazione della madre, alla base del movente secondo le indagini ci sarebbero stati dei contrasti fra la vittima e la moglie, sorella dell’imputato, i cui rapporti si erano incrinati tanto da arrivare a una separazione conflittuale. Burgio, venditore di bombole Gpl e acqua minerale, in un primo momento, quando nell’immediatezza dei fatti fu sentito come testimone, aveva negato i fatti. Quando ha appreso che le immagini del sistema di videosorveglianza di un’abitazione lo avevano immortalato mentre sparava al cognato, in via Palladio, cambiò strategia e confessione precisando che andava in giro armato e aveva sparato per timore. La pena, già ridotta di un terzo per il giudizio abbreviato, è stata diminuita progressivamente da 17 anni e 4 mesi a 10 anni e 8 mesi e, infine, 8 anni dopo che gli sono state riconosciute le attenuanti generiche e quelle della provocazione. Burgio, tornerà in carcere per scontare la pena residua e dovrà risarcire la figlia della vittima che si è costituita parte civile
PALMA DI MONTECHIARO - CASSAZIONE CONFERMA PENA PER BURGIO
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