Per la Suprema Corte di Cassazione, l’unico responsabile dell’omicidio dell’agricoltore vittoriese, Giuseppe Dezio, è Antonino Pepi che da ieri è ristretto nel carcere di Ragusa per scontare una pena definitiva di 14 anni. Per la morte di Dezio, il cui delitto si è consumato nella campagne vittoriesi il 2 febbraio 2016, erano imputati i tre fratelli, Antonino, Alessandro e Marco ed il padre Gaetano Pepi. Al processo in Cassazione c’è arrivato solo il più grande dei fratelli Pepi, In primo grado erano stati assolti l’anziano gaetano pepi, che si è sempre autoaccsuato dell’omicidio scaturito per legittima difesa, e marco pepi, il più piccolo dei fatelli; assolto ins econdo grado poi alessandro pepi. La condanna della suprema corte ha stupito la Difesa, rappresentata dal penalista catanese, Giuseppe Lipera, proprio perchè la requisitoria dell’avvocato generale Gabriele Mazzotta, ha introdotto diverse ragioni per dubitare della plausibilità della motivazione della sentenza impugnata, chiedendo l’annullamento con rinvio.
Tuttavia a fronte si una condana con sentenza efintiva per le cui motivazioni si drovraà attendere il penalista lipera intende fare finanche rucorso alla corte europeia dei diritti dell’uomo.