E’ scattato il fermo per due presunti scafisti di origini sudanesi, per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Ad eseguire il provvedimento la Squadra Mobile di Catania, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. I fatti risalgono ad aprile quando al porto di Catania, è giunta la nave ONG “Aita Mari”, battente bandiera spagnola, con a bordo 125 migranti di varie nazionalità. Le operazioni di soccorso , iniziate in acque internazionali SAR libiche ed ultimate in acque SAR maltesi, hanno riguardato il salvataggio di 84 migranti a bordo di un gommone e di 41 migranti a bordo di un secondo natante. L’attività della polizia che si è soffermata in particolare sul gommone con a bordo gli 84 migranti, ha fatto emergere gli aspetti legati alla pericolosa traversata in mare. Il gommone di modeste dimensioni era partito alcuni giorni prima dalle coste libiche e poi, dopo lunghe ore di navigazione, è stato costretto a fermarsi a causa di un’avaria, prima di ricevere i soccorsi. L’ascolto degli stranieri nei locali dell’ex Hub vaccinale, e gli ulteriori approfondimenti degli investigatori hanno fatto emergere il ruolo assunto durante la traversata dei due presunti scafisti, di 19 e 20 anni. Dalle indagini è emerso come avrebbero avuto a vario titolo, e con diverse mansioni, il comando dell’imbarcazione, collaborando tra di loro sin dalla partenza in Libia e fino all’arrivo dei soccorsi. I due sono stati condotti nella Casa Circondariale “Piazza Lanza” in attesa della successiva convalida del G.I.P. Il provvedimento di fermo è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.
CATANIA - FERMO PER DUE SCAFISTI SUDANESI
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