avrebbero organizzato un finto matrimonio per ottenere il permesso di soggiorno ad uno straniero e per l’assunzione fittizia di un altro straniero, il quale, attraverso l’assunzione da parte di un datore di lavoro in cambio di denaro, ha ottenuto indebitamente il rinnovo del permesso di soggiorno. La polizia di stato di Catania ha denunciato e notificato a Marsala la conclusione delle indagini a 5 persone. L’attività, iniziata nel 2020 e conclusa nel 2021, era finalizzata al monitoraggio dei c.d. sbarchi fantasma con l’obiettivo di individuare eventuali cellule terroristiche che sarebbero approdate sulle coste siciliane del catanese. L’indagine
L’indagine condotta dalla Digos di Catania ha fatto poi emergere il coinvolgimento di soggetti che operavano sul territorio di Marsala determinando l’instaurazione di un nuovo procedimento penale coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala.
Dalle indagini è emerso che un tunisino di 52 anni tuttora ricercato anche per l’esecuzione di un provvedimento di pene concorrenti relativo alla commissione dei delitti di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, che per garantire la sua permanenza in Italia, dietro compenso, ha chiesto a due italiani residenti a Marsala, di individuare una donna che si sarebbe potuta concedere in sposa, individuata in una ragazza di 33 anni che si scoprirà poi essere in cura per patologie psichiatriche e che nel 2020 sposò il 52enne che aveva messo in piedi una sorta di ufficio di collocamento illegale attraverso la figura di un datore di lavoro, residente a Marsala e titolare di un’impresa agricola del territorio, che, dietro il pagamento di denaro, comunicava la fittizia assunzione di un extracomunitario, che così ha ottenuto indebitamente il rinnovo del permesso di soggiorno.
MARSALA - FINTO MATRIMONIO, 5 DENUNCE
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