Due denunce in pochi giorni nei confronti del personale del reparto del pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ la vicenda riportata dall’agenzia Ansa e che ha spinto l’azienda sanitaria provinciale ad aprire un’indagine interna. Una donna di Priolo sarebbe stata mortificata e derisa da un infermiere che avrebbe utilizzato parole offensive nei suoi riguardi e non si sarebbe adoperato nei confronti di altri pazienti. “Credo che nessun infermo meriti di essere trattato in questo modo, soprattutto in un ospedale” dice la donna, come riportato dall’ansa, che parla di “mancanza di umanità”. “Siamo costernati ma assolutamente decisi nell’immediato ad individuare i responsabili e sanzionarli – dice il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Chiara Serpieri – Siamo grati alla signora per essersi esposta e le chiediamo di collaborare con noi a questi fini. L’utenza dei nostri servizi sanitari deve assolutamente stare certa rispetto alle determinazioni di questa Direzione aziendale con cui tali episodi segnalati saranno affrontati”. La seconda denuncia è di un ex docente che non avrebbe ricevuto le cure adeguate ed in tempi ragionevoli ed anzi sarebbe stato “umiliato con frasi indegne”. Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Siracusa ed ha chiesto l’intervento del ministero della Salute. Anche in questo caso l’Asp ha chiesto scusa al paziente “coinvolto nell’increscioso episodio” ed ha avviato una indagine interna “per accertare responsabilità e adottare provvedimenti disciplinari”.
SIRACUSA - FRASI OFFENSIVE AI PAZIENTI, AVVIATA INDAGINE
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