Sarà effettuata giovedì, all’istituto di medicina legale del policlinico di Palermo, l’autopsia sul corpo di Simona Cinà, la ventenne di Capaci trovata morta nella piscina di una villa di Bagheria in cui si festeggiava una laurea. Domani, invece, saranno eseguite le analisi radiologiche sul corpo. Sulla vicenda la Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e si indaga per omicidio colposo. Oggi il conferimento degli incarichi ai medici legali che dovranno eseguire l’autopsia sul corpo della giovane e brillante pallavolista, per cercare di chiarire se la ragazza sia deceduta per un malore e annegata o se siano altre le cause della morte, con il coinvolgimento di altre persone. Per conoscere l’esito dell’esame autoptico di giovedì saranno necessari tra i 60 e i 90 giorni. Ed intanto, nel pomeriggio, la procura di Termini Imerese con una nota inviata alla stampa, ha voluto fare chiarezza. “Il corpo della ragazza – si legge nel documento – è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti alla festa intorno alle 4.00. Era sul fondo della piscina, in un angolo distante e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona ove erano collocati bar, consolle musicale e servizi igienici. Almeno due ragazzi si sono immediatamente tuffati nella piscina ed hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dei soccorritori. Giunti sul posto, dapprima i Carabinieri di Bagheria – coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo di Monreale – e successivamente il magistrato di turno, hanno svolto i primi accertamenti, fotografando lo stato dei luoghi e avvisando il medico legale di turno per lo svolgimento dell’ispezione cadaverica esterna”. La Procura precisa poi che “i vestiti di Simona non sono stati trovati dai familiari in quanto sottoposti a sequestro, e sono attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nell’immediatezza dei fatti, si è provveduto ad identificare e a sentire tutti i soggetti ancora presenti all’interno della villa al momento dell’arrivo dei Carabinieri, in qualità di persone informate sui fatti, e hanno avuto un comportamento collaborativo”. Infine, la Procura dice che sono assolutamente infondate le notizie relative al mancato rinvenimento, sui bordi e nella zona adiacente alla piscina, di bottiglie, bicchieri e piatti che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta una festa. “In detti luoghi – e, in particolare, nei pressi del bancone adibito a bar – sono stati rinvenuti bicchieri e bottiglie di alcolici, come debitamente documentato; ciò a riprova di quanto affermato dai vari partecipanti sin dalle prime battute. Anche questo materiale è stato posto sotto sequestro. Allo stato, dunque, – conclude la Procura – non vi sono elementi per ipotizzare che qualcuno abbia alterato la zona in cui sono accaduti i fatti, facendo scomparire oggetti; anche tale circostanza, in ogni caso, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti”.
BAGHERIA - GIOVEDI’ L’AUTOPSIA SU SIMONA CINA’
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