Se sia morto per cause naturali o per mano di qualcuno saranno gli accertamenti e le indagini a doverlo dire, di certo la storia del 58enne tunisino il cui cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato trovato ieri sera nei locali, mai completati, del mercato del fiore di Donnalucata parla di povertà e solitudine. Dell’uomo si erano perse le tracce da circa un mese ed è stato un connazionale, stando a quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Modica che stanno conducendo le indagini, coordinate dalla procura di Ragusa, a ipotizzare che l’uomo potesse essere lì, dato che da tempo ne aveva fatto la sua casa. Giunto sul posto lo ha trovato e ha allertato subito i carabinieri della stazione di Donnalucata. La salma si trova adesso nell’obitorio del cimitero di Scicli e dopo la prima, sommaria, ispezione cadaverica eseguita ieri sera dal medico legale sarà sottoposta ad un esame più approfondito. Solo dopo l’autorità giudiziaria deciderà se predisporre ulteriori accertamenti o dare il via libera per la sepoltura. Il 58enne viveva da molti anni in Italia, si arrangiava con qualche lavoretto saltuario in agricoltura e a procedere con il riconoscimento è stato il fratello, che vive a Scicli e che è stato rintracciato grazie all’Imam.
DONNALUCATA - INDAGINI SUL CADAVERE AL MERCATO DEL FIORE
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