Quale fosse l’utilizzo potenziale di queste armi si dovrà accertare ma desta una certa inquietudine. Questo è uno dei distretti d’Italia in cui la criminalità organizzata ha più armi in rapporto alla popolazione. E’ quanto sottolineato dal procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca durante la conferenza stampa indetta per illustrare la maxi operazione della Polizia di Stato denominata “Lua Mater” avvenuta all’alba con l’esecuzione di due diverse Ordinanze di applicazione di misura cautelare nei confronti di esponenti delle famiglie mafiose di Pietraperzia e Regalbuto, nell’ennese. Due gli arsenali sequestrati e 13 le misure cautelari eseguite nell’ambito delle indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta. Le persone indagate sono accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, favoreggiamento personale aggravato, detenzione e porto abusivo di armi comuni, armi clandestine e da guerra. Durante le indagini, coordinate dal Servizio Centrale Operativo, la Sezione Investigativa di Caltanissetta del Servizio Centrale Operativo (S.I.S.C.O.), la Squadra Mobile di Enna e il Commissariato di Leonforte, hanno rinvenuto due imponenti arsenali, sequestrando, complessivamente, 8 fucili, 3 fucili mitragliatori di cui due kalashnikov e 9 pistole, più circa 2mila munizioni; arsenali che sarebbero stati pronti all’uso e nella diretta disponibilità di cosa nostra. Circa 180 gli operatori della Polizia di Stato che, dalle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione alle misure cautelari. Nell’ambito di attività di controllo finalizzata al rinvenimento di armi e munizionamenti, sono state effettuate 8 ulteriori perquisizioni nei confronti di altrettante persone gravate da precedenti specifici. De Luca ha sottolineato come la Procura e le forze di polizia giudiziaria abbiano esercitato un controllo sul territorio che ha impedito gravi fatti di sangue. “E’ la conferma – ha aggiunto – che la Procura di Caltanissetta non si occupa solo dei filoni di indagini sulle stragi del ’92 ma anche delle dinamiche mafiose attuali avendo la priorità della sicurezza dei cittadini”
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