stavano riorganizzando il clan mafioso con base a Campofranco nel nisseno attraverso il reperimento di armi e la costituzione di una ‘cassa comune’ con i proventi illeciti delle estorsioni e dello spaccio di sostanze stupefacenti. 9 persone sono finite in manette nell’ambito dell’operazione coordinate dalla DDA della procura di Caltanissetta, Sette sono state condotte in carcere e due ai domiciliari, mentre un altro uomo è irreperibile e attualmente ricercato. Sono indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. (
L’indagine ha preso il via nel 2022 dopo la scarcerazione di Angelo Schillaci, che aveva scontato una condanna per mafia.
I Carabinieri che hanno condotto le indagini hanno accertati quattro tentativi di estorsione con atti intimidatori ai danni di alcune ditte impegnate in lavori di rifacimento di opere pubbliche nei comuni di Campofranco e Milena e di un operatore commerciale di Campofranco, nonché tre estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. Il clan aveva rapporti anche con soggetti di Milena e della provincia di Agrigento. La famiglia mafiosa di Campofranco, nota anche come clan Vaccaro perché guidata dai fratelli Domenico e Lorenzo Vaccaro, è stata sempre al centro degli equilibri di mafiosi della provincia di Caltanissetta. Domenico Vaccaro, ultimo rappresentante provinciale di cosa nostra nissena, aveva assunto un ruolo rilevante negli equilibri della mafia siciliana negli anni immediatamente successivi alla cattura del capo storico Salvatore Riina, perché individuato come sostituto del capo della commissione provinciale ‘Piddu’ Madonia.