CATANIA - MAFIA, CASTIGLIONE SI DIMETTE DA COMMISSIONI

di Veronica Puglisi
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Ha espresso nel primo pomeriggio la volontà di dimettersi dal gruppo popolari e autonomisti e dalle commissioni legislative di cui era componente, Affari istituzionali e Antimafia, il deputato dell’Assemblea regionale Siciliana, Giuseppe Castiglione, arrestato oggi nell’ambito dell’operazione Mercurio dai carabinieri del Ros di Catania. E’ quanto riportato dal suo legale, l’avvocato Salvo Pace. La richiesta di dimissioni era giunta questa mattina da più parti. Il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, aveva informato il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno proponendo, secondo quanto stabilito dal regolamento approvato dalla commissione Antimafia, la decadenza di Castiglione da componente della stessa commissione. Dalle indagini del Ros, “sarebbe emerso in prossimità delle elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana, nel 2022, un accordo tra i vertici del clan dei Santapaola Ercolano, e Giuseppe Castiglione, quale candidato all’A.R.S., che, in quel periodo, era già presidente del Consiglio Comunale di Catania”. Castiglione avrebbe accettato la promessa di voti, promettendo a sua volta la realizzazione degli interessi della famiglia Santapaola Ercolano. Ricostruiti nell’inchiesta gli affari dei gruppi quali quello del Castello Ursino e quello della famiglia di Ramacca, con la capacità dei clan di infiltrarsi nelle istituzioni anche per le tornate elettorali per i Comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021. Oltre al deputato Castiglione arrestati anche un consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa. Elezioni comunali che furono vinte dal candidato del centrodestra Marco Corsaro, con Marchese che si e` sempre collocato all’opposizione. La ‘famiglia’ mafiosa di Ramacca, invece, si sarebbe adoperata, a sostenere l’elezione, avvenuta, del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornaro, poi eletto vice presidente del consiglio comunale. Anche loro sono stati arrestati. 19 le misure cautelari eseguite nell’operazione. Ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e scambio elettorale politico mafioso. Due società sono state sequestrate la Nicotra Biagio Alessio e le onoranze funebri San Marco per un valore di 300 mila euro.

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