Un filone investigativo dell’inchiesta antimafia che ha riguardato tre clan: i Cappello, articolazione dei Cintorino e Brunetto-Santapaola in prosecuzione, di pregressi accordi spartitori dei proventi estorsivi che sarebbero stati stabiliti anni indietro. E’ quanto sottolineato in conferenza stampa dalla procura di Messina.
Nelle due ordinanze i gip di Messina e Catania si sono riservati di valutare, dopo l’interrogatorio preventivo, l’adozione delle misure cautelari nei confronti di altri 13 indagati.
ANTONIO D’AMATO PROCURATORE CAPO MESSINA
“Significativo- spiegano gli investigatori- riscontro della forza d’intimidazione territoriale del clan si desumerebbe inoltre dalle richieste di intervento rivolte al reggente del sodalizio Mariano Spinella, per dirimere controversie insorte tra sodali e tra questi ultimi e soggetti esterni all’organizzazione per le questioni più varie, da quelle di carattere economico a quelle sentimentali”.
FRANCESCO CURCIO PROCURATORE CAPO CATANIA