LERCARA FRIDDI - MALTRATTANO FIGLIA, 2 MISURE CAUTELARI

di Veronica Puglisi
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Si rifiutava di seguire i dettami della religione islamica e di interrompere gli studi, costretta dai genitori, tanto da indurla lo scorso giugno ad allontanarsi volontariamente dalla propria abitazione. Un quadro di condotte vessatorie, denunciate da una giovane, e scaturite dall’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi che hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, nei confronti di due coniugi di origine nordafricana per maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della figlia. Il provvedimento è scaturito a seguito delle indagini dei Militari che hanno permesso di delineare le violenze sia fisiche che psicologiche subite dalla ragazza nel corso degli anni. Il giorno in cui avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità, I Carabinieri sono venuti a conoscenza della grave situazione attraverso la segnalazione dell’Istituto d’Istruzione superiore dove i genitori si erano presentati con l’intento di impedirle di sostenere le prove d’esame. Immediata l’attuazione del “Codice Rosso”, i carabinieri hanno informato l’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento cautelare a tutela della studentessa.

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