CATANIA - MEDICO SOSPESO, “RIGOROSA ATTENZIONE”

di Veronica Puglisi
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Ha preso atto del provvedimento del gip che ha sospeso per un anno il direttore sanitario Giuseppe Angelo Reina perchè indagato per violenza sessuale nei confronti di una dottoressa del reparto dell’ospedale di Paternò, l’Azienda sanitaria provinciale di Catania che ha avviato le procedure di esecuzione dell’ordinanza. . “I fatti – rimarca l’Asp – impongono un atteggiamento di rigorosa attenzione, rispetto e responsabilità, a tutela di tutte le persone coinvolte, della collettività e delle Istituzioni”. “Le accuse non hanno retto davanti al gip non reggeranno, in caso di ricorso della Procura, davanti il Tribunale del riesame. A dirlo all’ANSA, l’avvocato Rosario Pennisi che assiste Giuseppe Angelo Reina. A fare avviare l’inchiesta, dice il legale, è stata una dottoressa che era una stalker del mio assistito, come abbiamo dimostrato ampiamente facendo vedere lettere e messaggi che inviava al suo ex primario. L’unico episodio contestato è avvenuto in sala operatoria e non era un gesto violento. E lui è vittima del fango che adesso è stato sollevato”. Secondo l’accusa Reina quando era primario di un reparto nell’ospedale di Paternò, avrebbe tenuto “comportamenti espliciti finalizzati a ottenere prestazioni sessuali da personale femminile della struttura” forte del suo ruolo gerarchico, anche “durante i turni di lavoro”. Il gip ha ravvisato gravi indizi per uno solo dei diversi casi contestati dalla Procura, quello ai danni di una collega medico chirurgo che “avrebbe costretto a subire atti sessuali”.

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