PALERMO - MINACCE AL PRESIDENTE SCHIFANI, INDAGINI

di Veronica Puglisi
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Due episodi differenti a distanza di giorni l’uno dall’altro riguardanti minacce e intimidazioni nei confronti del presidente della regione Renato Schifani. Il primo risale ad alcune settimane fa quando il Governatore riceve nella sua abitazione, una lettera con minacce di morte. Una missiva scritta a penna con in stampatello la scritta “Brucerai nei tuoi bruciatori”, secondo quanto riportato dall’Adnkronos. A intercettare la missiva gli agenti di scorta del Presidente, che hanno subito informato la Digos della Questura. Secondo gli inquirenti la lettera minatoria farebbe riferimento alla realizzazione dei due termovalorizzatori a Bellolampo, a Palermo, e nell’area industriale di Catania. Ad avvalorare l’ipotesi la soddisfazione espressa a inizio mese dal Presidente Schifani quando ha annunciato la gara pubblicata da Invitalia per la progettazione di fattibilità tecnico-economica dei due impianti. Un altro episodio si è verificato di recente: una telefonata fatta da ignoti a un’utenza di Palazzo d’Orleans, con voce camuffata e minacce che fanno riferimento all’approvazione della legge anti-crack. Sempre secondo quanto riporta l’Adnkronos la voce diceva: “Il crack è sofferenza alla tua famiglia Schifani”. L’ars di recente ha approvato il disegno di legge anti-crack, finalizzata alla prevenzione, ma anche a garantire percorsi di cura per chi cade vittima delle droghe. Sui due episodi indaga la procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia. Su quanto accaduto, scrive l’agenzia Ansa, da Palazzo d’Orleans è arrivato solo un ‘no comment’.

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