Una storia di maltrattamenti, minacce, denigrazioni che andava avanti da tempo da settembre 2022 fino allo scorso 11 marzo quando per un 37enne di Mascali, sono scattate le manette per “maltrattamenti in famiglia”. Dalle indagini dei Carabinieri di Riposto, è stata fatta luce sulle condotte dell’uomo nei confronti della convivente, una 26enne del posto. La vittima, da mesi sottoposta a vessazioni, denigrazioni, al controllo ossessivo della sua vita da parte del compagno che le vietava di frequentare le sue amiche, di uscire da sola, controllando il cellulare e gli scontrini di ogni pagamento effettuato, già il 7 marzo scorso, esasperata, si è presentata in caserma a Riposto. Ai Carabinieri ha raccontato di subire dal compagno, aggressioni verbali ed insulti e, in una sola occasione, di essere stata picchiata ma in quell’occasione non ha sporto denuncia. La notte tra il 10 e l’11 marzo, un grave episodio. Il 37enne si trovava a letto con la compagna e le due figlie in tenera età. A scatenare l’ira dell’uomo un messaggio sul cellulare di lei. Prima l’ha spinta fuori dal letto e poi aperta la persiana l’ha minacciata di farla cadere giù. La donna è riuscita a scappare in strada tra i pianti delle figlie, svegliate dalle loro grida. Soccorsa da due passanti è riuscita a contattare con il cellulare di uno di loro, sua madre che ha raggiunto la figlia mettendo in salvo anche le nipoti. La 26enne in lacrime, sotto shock ha denunciato tutto ai Carabinieri che hanno appurato come le le aggressioni fisiche fatte di schiaffi, lividi e le continue minacce da parte dell’uomo di toglierle le figlie, hanno determinato nella donna una condizione di sottomissione tale da renderle la vita familiare penosa e insostenibile. Nei confronti dell’uomo è stata emessa la misura della custodia cautelare in carcere.
MASCALI - MINACCIA DI MORTE CONVIVENTE, ARRESTATO
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