BAGHERIA - MORTA IN PISCINA, OGGI INCARICHI PER AUTOPSIA

di Katjuscia Carpentieri
71 visite

La morte di Simona Cinà, pallavolista di 20 anni, continua a nutrire dubbi e sospetti, già annunciati ieri dalla famiglia in conferenza stampa. Il focus degli inquirenti è puntato su eventuali responsabilità di terzi sulle cause del decesso avvenuto sabato in una villa, a Bagheria, dove la giovane partecipava a una festa di laurea. Il corpo è stato rinvenuto in piscina. Testimoni, amici ed i video acquisiti dai cellulari durante la festa dovranno spiegare perchè nessuno si è accorto che la ragazza giaceva sul fondale della piscina, perchè nessuno ha subito chiamato la famiglia, perchè aveva segni sul corpo: ha tentato di difendersi da qualche aggressione? Un’importante chiave di lettura sarà fornita dall’esito dell’autopsia i cui incarichi ai consulenti saranno affidati entro stasera anche se, per le conclusioni, bisognerà attendere tra i 60 e i 90 giorni. L’esame sarà eseguito all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. E’ stato chiarito che abiti ed effetti personali non sono spariti ma sono sequestrati e portati via dai carabinieri. Ieri nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte i genitori, la sorella e il fratello della ragazza era stato sollevato il caso del mancato ritrovamento degli abiti della giovane, che al momento della morte indossava un bikini. La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. I famigliari hanno precisato che la giovane era una atleta e si sottoponeva a controlli periodici, e “aveva paura delle sostanze stupefacenti, di cui non faceva uso, e beveva ma con moderazione”. La famiglia non si dà pace e si appella ai partecipanti alla festa: chi sa, parli.

Potrebbe interessarti anche:

badge_FED
©2022 Video Mediterraneo – Realizzato da Rubidia.  Tutti i diritti riservati | RVM Srl – SS 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.