Amava la m usica così come la pallavolo, Simona Cinà la 20enne morta nella piscina di una villa privata di via Sant’Isidoro a Bagheria. La ragazza era stata invitata ad una festa di due amici neo leureati.
Con la sua chiatarra suonava e cantava così come si vede in tanti video che simona ha postato su tiktok, il suo sorriso è testimonianza della sua solarità e della voglia di vivere, praticava da anni la pallavolo giocava Acg Beach, era una tra le giocatrici più promettenti.
Sulla morte di Simona Ci sono tanti dubbi, troppe cose che non tornano come dichiarato dal legale della famiglia Cinà l’avvocato Gabriele Giambrone.
Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta. Eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani. Poi la ragazza aveva la faccia in su. Se fosse caduta in acqua non l’avrebbero trovata in quella posizione. E anche ammettendo che si sia sentita male mentre era in piscina, come mai nessuno ha visto il cadavere?” Per l’avvocato Giambrone, sono tanti i punti da chiarire sulla tragedia. Il penalista ha chiesto una autopsia urgente. La salma della ragazza si trova all’obitorio del policlinico di palermo sotto sequestro.
La tragedia nella notte tra l’1 e il 2 agosto. La giornata era iniziata con un allenamento di pallavolo nel campo di beach volley, poi il viaggio da Capaci a Bagheria. Una sosta per fare rifornimento insieme ad altri amici e le immagini della festa che si è trasformata in tragedia. I carabinieri hanno sentito i partecipanti per cercare di ricostruire cosa sia accaduto. Sono ancora tanti gli aspetti da chiarire.
Uno dei ragazzi che hanno partecipato alla festa è stato portato in caserma per il prelievo del dna. Nella villa in cui si è svolto il party sono state trovate tracce di sangue, ma il giovane ha raccontato di aver dato un calcio per lo choc dopo aver saputo della tragedia e di essersi ferito.
I genitori, secondo il racconto del legale, preoccupati che simona non era ancora rientrata hanno telefonata al suo cellulare ed ha risposto un giovane dicendo che la figlia stava male, i genitori si sono precipitati in casa ma la figlia era già morta. la sua migliore amica aveva lasciato la festa alle 3 e dunque adesso i carabinieri che indagano devono capire cosa sia successo tra le 3 e le 4 quando è stato chiamato il 118.
“Nessuno ha visto o sentito nulla eppure alcuni erano ancora bagnati, segno che erano da poco usciti dalla piscina, continua l’avvocato Giambrone. Come è possibile che non si siano accorti di niente?”, dice. Altro aspetto poco chiaro, per il penalista, è la scena che si sono trovati davanti gli investigatori. “La casa era pulita e non c’era traccia di alcolici- spiega – Mi pare strano. Basta pensare che nell’invito mandato agli ospiti su wathsapp si garantiva ‘ci teniamo a tenervi idratati’ con accanto simboli di alcolici. Eppure quando siamo arrivati c’erano solo sacchi di plastica con bottigliette di acqua vuote dentro”. “Simona era una salutista – conclude – attentissima all’alimentazione, non beveva
Intanto il sindaco del comune di Capaci dove la ragazza viveva con la famiglia Pietro Puccio ha scritto sul suo profilo social che sono stati Sospesi in segno di lutto le iniziative per l’estate. “Alla luce della tragedia che ha colpito la nostra comunità – dicono dal Comune – lo spettacolo di questa sera è stato rinviato a data da destinarsi. La decisione è stata presa in accordo con gli organizzatori e gli artisti, in un momento in cui Capaci si stringe attorno alla famiglia della giovane per l’improvvisa e drammatica perdita”.