MESSINA - MORTI AL PAPARDO, CODACONS PARTE OFFESA

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Il Codacons si è costituito parte offesa nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro delle sale operatorie dell’ospedale Papàrdo di Messina, disposto per presunte gravi irregolarità strutturali e di sicurezza e “per garantire la massima tutela dei diritti dei pazienti e degli operatori sanitari coinvolti in questa vicenda, che rappresenta un duro colpo alla sanità pubblica siciliana”. Il Codacons ha conferito il mandato all’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale regionale, per rappresentare l’associazione in tutte le sedi opportune “e assicurare che vengano accertate eventuali responsabilità e risolte le criticità che hanno portato a questa situazione”. In presenza di problemi o anomalie, il Codacons invita i cittadini a segnalare i propri casi allo sportello dedicato alla sanità, per valutare eventuali azioni legali collettive. La vicenda, lo ricordiamo, nasce dalle denunce presentate a settembre dai familiari di alcuni pazienti deceduti e ad eseguire il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati i Carabinieri del NAS di Catania e di Messina Centro. Sono almeno sei le morti sospette di pazienti che si erano sottoposti a interventi di cardiochirurgia e che erano poi morti a distanza di pochi giorni a causa di infezioni.

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